sabato 30 marzo 2013

Sei parole sulle armi da fuoco


Morte: le armi da fuoco (come ogni altra arma, ovviamente) sono immaginate, progettate e costruite per uccidere il nemico, in modo estremamente efficiente se si considerano le guerre combattute dalla loro introduzione fino ad oggi. Basti pensare ai bollettini di guerra della Grande Guerra, con le decine di migliaia di vittime al mese nelle battaglie di Verdun e della Somme. Bisogna anche precisare come si siano anche evolute le modalità con cui le armi da fuoco effettivamente uccidono, essendo passati da blocchi di pietra sparati da bombarde per arrivare a bombardamenti a tappeto come al napalm.

Proiettile: se si escludono tutti quegli ordigni che esplodono senza essere scagliati da un apparato esterno, un'arma da fuoco si può più precisamente definire come un apparato formato da una serie di parti con la funzione di lanciare un proiettile attraverso l'esplosione di una carica. Il proiettile è quello che effettivamente compie il lavoro dell'arma, definendone al contempo l'uso e la tipologia.

Protezione: con il termine protezione ho descritto in maniera estremamente generica tutto ciò che dovrebbe proteggere dai proiettili, includendo in questo tutto quello che va dal giubbotto antiproiettile e dall'elmetto per arrivare ai rifugi antiaerei e ai bunker in cemento armato.

Soldato: solitamente, le armi da fuoco vengono utilizzate dagli eserciti (se non si considerano le forze dell'ordine o la caccia sportiva) e sono i soldati coloro che si ritrovano a più stretto contatto con queste. Così come esistono vari tipi di armi, chi si ritrova ad usarle deve specializzarsi in "ruoli" che riflettono quello che un'arma può effettivamente fare.

Guerra: allo stesso modo, le armi da fuoco vengono utilizzate in guerra, e con la guerra si sono avuti i maggiori progressi in questo campo. Partendo dai primi cannoni del quindicesimo secolo, la guerra ha visto un uso sempre crescente delle armi da fuoco che, dopo secoli in cui aveva mantenuto una fondamentale importanza nell'arte della guerra, riuscirono tra le altre cose a fare scomparire il ruolo della cavalleria nella guerra.

Detonazione: per terminare, con detonazione intendo (sempre in modo estremamente generico) qualunque genere di esplosione "controllata", eseguita semplicemente per causare danni al nemico quando causata dall'esplosione dei proiettili oppure utilizzata per spingere i proiettili fuori dalla canna dell'arma.

Come definizione di arma da fuoco utilizzerò quella del vocabolario Zingarelli: arma che lancia proiettili e simili mediante sostanze esplosive.



Da qui in poi, cercherò di mantenere ogni intervento in linea con questi temi, analizzandone ogni volta almeno uno.

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